Perché a pensare si guadagna tutti.
Ente/Essere/Essenza
Costruttori di Pensiero
Quale forma?
Nella elaborazione del logo, Industria Filosofica ha deciso di focalizzare l'attenzione sul disegno dell'ingranaggio.
Simbolo per eccellenza dell'attività industriale, viene qui utilizzato come la metafora del “pensiero in movimento”, che non può fermarsi, ne' appiattirsi, ne' annullarsi, ma deve sforzarsi di costruire, nonostante tutto, quei valori autentici che danno senso alla nostra esistenza. L'insieme degli ingranaggi del logo, sintetizza lo scopo finale dell'intera produzione di Industria filosofica: la bellezza di vivere. In rapporto a se stessi, agli altri, a tutto ciò che ci circonda.
Per questo gli ingranaggi divengono petali di un fiore, che rappresenta l'idea di bellezza tanto naturale, quindi raggiungibile da tutti, quanto universale, cioè valida per tutti e per ogni cosa.
I petali sono 5 e corrispondono ai 5 capisaldi sui quali Industria Filosofica ha deciso di fondare la sua attività.
Il colore del logo non potrà mai essere lo stesso, così come il pensiero non deve e non può mai divenire unico.
Cosa vogliamo?
1) Produrre consapevolezza di vivere
2) Distribuire il senso della bellezza
3) Brevettare cure per l’anima
4) Alimentare la ricerca di bisogni veri
5) Realizzare oggetti di valore autentico
Dove andiamo?
Industria filosofica nasce con lo scopo di rendere ogni uomo e ogni donna capitalista di se stesso, attraverso una fornitura in serie di strumenti che “valorizzino” il più naturale e assolutamente inalienabile dei diritti”: il diritto alla vita.
Industria filosofica si presenta sul mercato per sfidarlo, e occupare uno spazio tanto definito quanto immateriale: definito perché identificato con un’azione precisa: costruire; immateriale perché ciò che costruisce è il pensiero.
Industria filosofica è un’industria produttrice di “merci” che “arricchiscono”, il cui utilizzo genera non solo consapevolezza di vivere, ma di vivere bene.
È un’industria che produce “merci” che “curano gravemente la salute”, perché contribuiscono ad alimentare la ricerca di bisogni veri e valori autentici.
È un’industria che produce “merci” in grado di “far insorgere la KALOPATIA”, una forma nuova di “dipendenza”, legata alla ricerca ossessiva della bellezza.
La filosofia sarà la nostra luce.
Della filosofia utilizzeremo i contenuti, ma soprattutto il metodo: la domanda, la ricerca, la riflessione, l’analisi, la critica. Saranno questi i meccanismi della “nuova catena di montaggio” su cui Industria filosofica ha deciso di investire.
Missione ambiziosa e quasi donchisciottesca, forse, ma urgente e necessaria, per sostenere gli uomini e le donne in un percorso di ricerca del vero senso della vita.
Elementi caratteristici di questa sfida:
1. l’offerta di nuovi prodotti/servizi, legati all’industria del pensiero, capaci di creare un nuovo mercato;
2. una nuova logica strategica che punta alla cosiddetta “innovazione di valore”, in grado di arricchire chi ne entra in possesso.
La produzione, in questo senso, è molto ampia e va dai giochi di ruolo e di società all’editoria laboratoriale; dal romanzo filosofico a testi e giochi per l’infanzia e l’adolescenza; dall’enigmistica a piccoli gadget a un’intera linea di produzione filosofica che comprende tutti i settori esistenti: dall’agroalimentare all’artigianato, dalla produzione sostenibile o biologica al turismo.
Opinioni o verità?
Nuovo Quotidiano di Puglia 30 gennaio 2016
Così l'arte del pensiero entra nel quotidiano
Nuovo Quotidiano di Puglia 25 febbraio 2016
Filosofia e Bellezza creano anche lavoro
Tagpress 27 febbraio 2016
“Industria Filosofica” verrà presentato lunedì 29 alle 17 presso il Palazzo Vernazza di Lecce. Sarà l’occasione ideale per scoprire tutto del progetto che sta interessando sempre più giovani filosofi.
Repubblica 28 febbraio 2016
AAA filosofi cercansi: il Salento assume liberi pensatori per eventi, gadget e giochi di ruolo
FanPage 29 febbraio 2016
Il Salento assume liberi pensatori: “Puntiamo a un utilizzo pratico della filosofia”
Affari Italiani 1 marzo 2016
Ada Fiore lancia una nuova sfida: a caccia di filosofi